Impariamo dagli olandesi.

Più sono qui e più mi rendo conto di quanto noi italiani dovremmo imparare dal popolo olandese. Ovviamente, non parlo di cucina… perché loro hanno una cucina tipica?! No, non ce l’hanno e questo si nota immediatamente per la loro attenzione e importanza che rivolgono al, tanto amato, toasty lunch, che per noi italiani è solo uno spuntino, il pranzo è ben altro affare… e meno male!!! Ma la mia piccola “polemica” finisce qui, perché non sono come la maggior parte degli expat che non fanno altro che dire che la loro patria è la migliore, infangando la terra che li sta ospitando o che gli ha adottati da anni; anche perché sfido chiunque a trovare dei difetti nella terra dei tulipani. Probabilmente, come ogni terra e ogni popolo avranno i loro difetti, ma per ora io riesco a vedere solo i lati migliori. 

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Uno dei particolari che si notano immediatamente è la pulizia della città, difatti appena arrivata alla Central Station di Den Haag a tratti avevo quasi paura di camminare troppo e finire per sporcare; le strade del centro e non solo sono perfettamente in ordine, nulla a terra e le aiuole fiorite, come se le strade fossero state tutte appena sistemate e a volte capita anche di vedere uscire di casa bambini scalzi che automaticamente rientreranno e tutto ciò senza sentire urla di qualche genitore furioso. 

Ecco il concetto “furioso” credo che qui non è conosciuto, le persone sono serene, rilassate e il clima di benevolenza è evidente, credo che una delle cose, fondamentali, che dovremmo imparare dagli olandesi è il sorridere di più e l’essere fiduciosi verso il prossimo, qui si nota una spiccata educazione visibile in chiunque. Sono tutti pronti a rivolgerti un saluto o un sorriso anche se non ti hanno mai visto. Le prime volte mi voltavo, credendo che non erano rivolti a me e mi sentivo spiazzata perché purtroppo noi non siamo abituati a farlo. Quindi cosa aspettiamo?! Impegniamoci ad essere più disponibili, sorridenti, perché un sorriso, magari, può migliorare la giornata a chi lo riceve. 

Un appunto e un applauso va ai trasporti pubblici, venendo da Roma, con il suo caos, i ritardi, gli autobus visibili sull’app che magicamente scompaiono e pensi che siano finiti inspiegabilmente in un buco nero durante il tragitto, l’essere schiacciati e fare il viaggio come sardine e odori che è meglio non ricordare, qui invece mi è sembrato di essere stata catapultata nel paradiso della puntualità e sono d’accordo che è molto più piccola di Roma e le distanze sono minime, ma è l’organizzazione che non ha intoppi; che siano autobus, tram o treni qui tutti viaggiano in perfetto orario, non ho mai fatto un viaggio in piedi, l’autista saluta tutti in entrata e in uscita e questo fa parte sempre dell’educazione di cui parlavo prima, ma cosa magnifica è che i mezzi pubblici sono puliti e profumano di nuovo come se fossero appena usciti dalla fabbrica. 

E, infine, è una città molto green, sia dal punto di vista paesaggistico, piena di boschi, parchi, ruscelli e laghetti circondati da volatili, volatili che ti attraversano la strada o ti passeggiano accanto come nelle favole, e sia per quanto riguarda il rispetto per l’ambiente, la maggior parte delle auto sono elettriche, tutte le strade sono organizzate con piste ciclabili, difatti anche grazie alle brevi distanze è tutto raggiungibile in bicicletta e, si sa, se non possiedi una bici non sei un vero olandese. 

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